472 research outputs found

    Too big, will fail. Megaevents and protest participation

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    The paper examines the relationship between "social democratic megaevents" (Olympic Games and World Expos) and political protests. It tries to analyze the reasons that led these popular ceremonies to act in our societies as catalysts of social conflict and activators of an "agonistic citizenship". Today some structural characteristics of the network society - growth of urban populations; increase in migration flows; widening of socioeconomic disparities - determined a renewed "political" interest for these great public rituals, which in a previous season of the modernity had shown themselves capable to patch up the lacerations of the social fabric. But in recent years something is broken in the relationship between megaevents and urban populations and we are witnessing a growing antagonism against events historically conceived with a function of social "glue". The aim is therefore to reflect on the meaning of this "antagonistic drift" of "social democratic megaevents" through the analysis of a specific case study: the Attitudine NoExpo Network (Milan 2015). We identified four crucial dimensions to trace the NoExpo movement's physiognomy and define the reasons for its opposition to the world fair: the historical relation between Milan and a cultural form of antagonism; the crucial role of the territorial factor in the formation and evolution of the movement; the centrality of the practices in the structuring of the movement's identity; the adoption of an instrumental and tactical approach in the choice and use of media

    NI LIBERTAD DE EXPRESIĂ“N, NI PROTECCIĂ“N PENAL AUTENTICA: EL HIBRIDO ITALIANO CONTRA LA NEGACIĂ“N DEL HOLOCAUSTO

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    L'intervento si schiera contro il filone di pensiero che sostiene la necessitĂ  di penalizzare condotte negazioniste, facendo leva sulla necessitĂ  di risolvere il problema dal punto di vista culturale. Successivamente, si sofferma sulle numerose criticitĂ  interpretative della legge recentemente approvata in Italia, che prevede il negazionismo come aggravante di reati di istigazione e propaganda razzista

    Il diritto di determinare la propria esistenza: questioni recenti sul fine vita

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    Prendendo spunto dal recente "caso Cappato", il seminario ha esteso il proprio sguardo alle questioni piĂą e meno recenti sul fine vita, in una prospettiva anche comparata

    Se lo stato non impugna una legge regionale, un motivo ci sarĂ ? Vicende normative della deroga alle incompatibilitĂ  professionali

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    L'articolo parte da una recente decisione della Corte ed esamina una vicenda complessa e ricca di implicazioni come quella della legge regionale campana con cui si abilitava l’avvocatura regionale a svolgere attività di consulenza e a patrocinare in giudizio per gli enti strumentali della Regione e per le società il cui capitale è interamente sottoscritto dalla Regione e, a tal fine, permetteva la stipula di convenzioni tra la Giunta regionale e gli enti strumentali o le società per disciplinare i modi attraverso cui può essere richiesta l’attività dell’avvocatura regionale, con la quantificazione degli oneri correlati. La Corte la dichiara illegittima per incompetenza, con la sentenza n. 91/2013, a seguito di un giudizio attivato in via incidentale. Pochi giorni dopo la decisione della Corte, però, sopraggiunge una legge statale competente che nella sostanza reintroduce la disposizione dichiarata illegittima per incompetenza. L'articolo si occupa proprio di questa vicenda per capire se è possibile salvare dagli effetti retroattivi dell'illegittimità costituzionale i processi già incardinati. Si riflette altresì sulla sorte di disposizioni analoghe previste da leggi di altre regioni ma non impugnate né in via d'azione né n via incidentale

    Le Regioni hanno le loro ragioni che la Corte non (ri)conosce: sulla localizzazione di impianti energetici in zone altamente sismiche

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    Partendo dalla sentenza n. 249/2016 della Corte costituzionale, l'A. si interroga sul grave problema della localizzazione degli impianti energetici in zone altamente sismiche: problema che vede la condotta regionale costantemente censurata dal Governo al quale, poi, la Corte continua a dare ragione, nonostante le esigenze dei territori reclamino una maggiore attenzione e un piĂą ampio coinvolgimento regionale

    Il negazionismo dell’Olocausto e la sconfitta del diritto penale

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    L'articolo esprime una posizione sul fenomeno del negazionismo dell'Olocausto dal punto di visto del diritto costituzionale. Dopo aver distinto il negazionismo dell’Olocausto da altri fenomeni similari come l’hate speech o il revisionismo storico, il saggio passa in rassegna le soluzioni normative fornite da alcuni sistemi giuridici europei nonché le decisioni giurisprudenziali rese dalle Corti costituzionali nei relativi ordinamenti, evidenziando la difficoltà di provvedere a soluzioni universalmente valide. Con specifico riferimento all’ordinamento italiano, si afferma che sia inutile prevedere la punibilità della fattispecie dal punto di vista penalistico e che il problema reale sia, in realtà, legato al contesto nel quale il pensiero si esprime, distinguendo tra libertà di espressione, libertà di ricerca storica e libertà di insegnamento. Dopo aver vagliato i concetti di "storia", "memoria" e "verità", si prospetta una personale soluzione del problema

    ARE MEMORY LAWS UNCONSTITUTIONAL?

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    Are memory laws unconstitutional? The paper tries to answer this question. The problem is investigated from the point of view of Italian constitutional law: probably there are no universally valid solutions for all legal systems. After doing a survey of the sources of law establishing days of memory in Italian law, the paper tries to understand the very reason of their existence (ratiolegis). Usually, it is said that memory laws protect shared and “national” values: these values are specifically embodied in the historical events that laws compel to remember. This reason, however, could be contradicted by the fact that some memory days have been introduced by orders in council or even regional legislation: so the establishment of memory days could be a sort of manipulation made by political majority just to achieve social consensus. Should the Constitutional Court declare these laws unconstitutional as they imply a political use of historical events? What would be the parameter of judicial review? Could memorial laws be repealed by referendum? How is it possible to avoid that history gets confused with memory

    Cinque pezzi (per niente) facili in tema di competenza delle Regioni a disciplinare l’organizzazione interna dei partiti politici

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    Dopo aver focalizzato l'attenzione sul rapporto tra struttura regionale e organizzazione partitica, l'articolo si concentra sulla ricerca di possibili spazi normativi per le regioni volti alla disciplina dell'organizzazione interna dei partiti politic
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